giovedì 30 aprile 2009

Lontana?

Ci sono persone che mi conoscono bene, mi hanno vista crescere, studiare, partire, tornare, piangere, e sono ormai irrimediabilmente lontane da me.
Altre mi conoscono attraverso il blog, con i miei pensieri sparsi, le mie distrazioni, qualche emozione e sanno essere presenti nelle mie giornate con un piccolo pensiero.
Some people know me well, they watched my growth, watched me studying, leaving, coming back, crying, and now they are irremediably far away from me.
Other people know me through my blogging, my scattered thoughts, my diversions, some feelings of mine and they are able to take up a space in my everyday life with a nice gesture.
Grazie Sabine!

venerdì 10 aprile 2009

Verrà Pasqua


«Padre mio, mi sono affezionato alla terra
quanto non avrei creduto.
E’ bella e terribile la terra.
Io ci sono nato quasi di nascosto,
ci sono cresciuto e fatto adulto
in un suo angolo quieto
tra gente povera, amabile e esecrabile.
Mi sono affezionato alle sue strade,
mi sono divenuti cari i poggi e gli uliveti,
le vigne, perfino i deserti.
E’ solo una stazione per il figlio Tuo la terra
ma ora mi addolora lasciarla
e perfino questi uomini e le loro occupazioni,
le loro case e i loro ricoveri
mi dà pena doverli abbandonare.
Il cuore umano è pieno di contraddizioni
Ti ho portato perfino dove sembrava che non fossi
o avessi dimenticato di essere stato.

La vita sulla terra è dolorosa,
ma è anche gioiosa: mi sovvengono
i piccoli dell’uomo, gli alberi e gli animali.
Mancano oggi su questo poggio che chiamano Calvario.

Congedarmi mi dà angoscia più del giusto.
Sono stato troppo uomo tra gli uomini o troppo poco?
Il terrestre l’ho fatto troppo mio o l’ho rifuggito?
La nostalgia di te è stata continua e forte,
tra non molto saremo ricongiunti nella sede eterna.

Padre, non giudicarlo
questo mio parlarti umano quasi delirante,
accoglilo come un desiderio d’amore,
non guardare alla sua insensatezza.
Sono venuto sulla terra per fare la tua volontà
eppure talvolta l’ho discussa.
Sii indulgente con la mia debolezza, te ne prego.
Quando saremo in cielo ricongiunti
sarà stata una prova grande
ed essa non si perde nella memoria dell’eternità.
Ma da questo stato umano d’alienazione
vengo ora a te, comprendimi, nella mia debolezza».

Mario Luzi

(Da Via Crucis al Colosseo 1999, XII Stazione)

martedì 7 aprile 2009

Quello che so

So che praticamente tutta l'Italia corre un rischio sismico più o meno grande. Le mappe del rischio sono state create dopo il terremoto dell'Irpinia nel 1980, riviste dopo quello di San Giuliano del 2002, aggiornate ulteriormente nel 2006.

So che le modalità di ciascun terremoto sono diverse. L'energia sismica è come la carica di una molla enorme nel sottosuolo, che tiene fino a quando non scatta, di botto. Pensavo che tanti piccoli terremoti ripetuti fossero una buona cosa, che potessero scaricare la molla un pò alla volta e disinnescare piano piano una carica enorme. Non è stato così a L'Aquila.

So che l'attività sismica si può osservare, si possono monitorare i segnali precursori del sisma, si può seguire l'evoluzione progressiva degli eventi. Il dramma del tecnico che ha osservato impotente l'aggravarsi dei segnali precursori dalla sera di domenica è enorme. Ma anche la responsabilità che in questi casi hanno le autorità è pesante. Prevedere non è osservare. Prevedere significa sapere dove e quando con sufficiente anticipo e precisione, altrimenti è peggio. Bisogna evacuare gli ospedali i centri storici le scuole in sicurezza, non peggiorare le cose agendo in modo convulso e insensato e magari nel posto sbagliato.

So che la migliore difesa dal terremoto è la prevenzione. Il rischio c'è, bisogna difendersi costruendo bene.

So che la normativa tecnica si aggiorna e si allinea progressivamente agli standard europei da più di un decennio, ma ... continua a coesistere con la vecchia. Ogni due anni abbiamo un aggiornamento ma ogni volta l'ennesimo decreto "milleproroghe" procrastina il periodo di coesistenza di norme completamente diverse per il calcolo delle strutture.

So che quando un'amministrazione fa una gara per affidare un incarico di progettazione, magari modesto come previsione di spesa ma non per questo meno importante (ad esempio il rifacimento di un vecchio tetto in eternit di una scuola elementare) l'affidamento avviene al massimo ribasso. L'incarico viene affidato a chi costa di meno o all'amico, non a chi ha un curriculum e delle competenze migliori.

So che in Italia si impara dalle tragedie, spero che ognuno impari a fare bene e con coscienza il proprio mestiere. Il lavoro di ciascuno non serva solo al guadagno, ma ognuno si senta prima di tutto artefice responsabile della crescita della sicurezza e del benessere comune.

lunedì 6 aprile 2009

Ancora dopo 29 anni

Mi sento piccola, braccata, sopraffatta da una forza più grande di me. E non c'è rifugio sicuro per chiudere gli occhi e dormire senza trasalire, il letto, il lampadario si muovono da soli, e si aspetta nel posto più sicuro della casa che passi, come le altre volte ... forse.. anche stavolta.

Non so cosa fare, ma farò qualcosa.

Causale offerta : Sisma Abruzzo - Aprile 2009

PS: qui trovate altri numeri per aiutare personalmente

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