Sono intuizioni fugaci che sfuggono un attimo dopo essere state percepite, o piuttosto segni marcati impressi in profondità? Ripenso al fulmineo viaggio a Parigi appena concluso e non so ancora che tipo di impressioni mi ha prodotto. Mi aspettavo una metropoli frenetica ed ho avuto la sensazione di una città che sa respirare anche lentamente e non accelera il passo nemmeno quando piove, che tanto è una cosa da poco!
Ho percorso con
le amiche un itinerario un po’ meditato, un po’ improvvisato, e perchè no anche un po’ scombussolato, senza la pretesa di fare e di vedere le cose imprescindibili, ma con la curiosità di farsi coinvolgere e sorprendere.
Davvero di sorprese ne abbiamo avute! Proprio in quei momenti ho constatato quanto le risorse personali di una di noi fossero risolutive: la lucida analisi delle alternative, la rapidità nello shopping, la scioltezza nella lingua francese e il saper comunicare fregandosene del francese, la sensibilità nell’intuire le aspettative e la battuta fulminea, la compagnia chiassosa e quella più silenziosa.
Personalità diverse che sono riuscite a combinarsi bene e che resteranno come colori sulla tela delle mie impressioni di Parigi.