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martedì 16 luglio 2013

Tagli e ritagli

Nuova cartella5

Da moltissimo non apro questa pagina, e quasi non me la ricordo più. La foto dello sfondo mi colpisce: un progetto arrotolato, una matita. Cose che mi rappresentano più di quanto io stessa immagini, senza le quali mi sento persa e annaspo. E se da una parte scopro con stupore di non sentirmi in equilibrio se non immersa nei miei numeri e nelle mie tavole, dall’altra mi spiego l’eccessivo entusiasmo con cui negli ultimi giorni ho trasformato la mia casa, mezza vuota per le vacanze, in un improvvisato laboratorio. Schemi, sagome, fogli, parti da tagliare e poi assemblare. Idee un po’ confuse che piano piano si mettono in ordine, progetti che un pezzo dopo l’altro si concretizzano tra le mie mani.

Non ho foto del delirio che ho fatto. L’onda di piena è passata. Tutto è a posto, o quasi! Forse anche questo post serve a fare ordine e a ridare alle cose la giusta collocazione.

Confesso di aver realizzato:

1) gonna-pantalone dal libro giapponese Shape-Shape 2 (primo sew-along con Lorena)

2) abito lungo grigio… troppo grigio…

3) cintura reversibile grigio-rossa per l’abito troppo grigio (Shape Shape 2 ha colpito ancora)

4) gonna blu mezza “flared” e mezza “gathered” (cioè mezza svasata e mezza arricciata, ancora dallo stesso libro giapponese tradotto in inglese!)

5) summer lounge pants (pantaloni comodosi estivi!)

6) borsina carina per la piccola di casa

7) e ancora tutte le riparazioni che avevo accumulato nei mesi invernali: cerniere da cambiare, jeans da riparare, un vestitino lattughino bellissimo da riprendere solo un pochino sui lati.

2013-07-16 17.59.35C’è ancora un cartamodello che ho tracciato e non ho realizzato perchè mi manca la stoffa giusta…..

La macchina è in un angolo. Immota. Silente.

La guardo con sospetto, temendo che abbia ormai un’anima propria, e sia disposta a tutto pur di non tornare, chiusa nel suo scatolone, ad un nuovo lunghissimo oblio.

martedì 12 luglio 2011

Migrazioni

Cosmo OWLS
Non saprei dire quando è iniziata, forse un po’ alla volta con i libri di Harry Potter, ma ora la stagione è nel clou e siamo circondati da gufi. Setacciando il web ne abbiamo scovati di irresistibili, stampati su tessuto. Abitavano indisturbati in Illinois e non immaginavano nemmeno di volare così lontano, e di finire spiaccicati su una borsa gigantesca e un portapenne, ma si sa, la vita riserva delle sorprese per tutti!
Per noi la sorpresa più bella è stata trovare Alicia, una nuova amica gentile e disponibile, che informata dell’urgenza di reperire un metraggio adeguato alle nostre necessità, ha recuperato e spedito l’agognata stoffa.
Preoccupate di aver depauperato la fauna gufesca americana abbiamo allora trovato un esemplare nostrano di “gufo di coccio”, specie rarissima reperita in quel di Firenze, che è stato spedito (ovviamente per via aerea) in contraccambio.
Rassicuriamo Alicia: qui da noi i gufetti si sono ambientati così bene che ora sono partiti per il mare insieme alle mie piccole civette. Attendiamo con ansia notizie del nostro toscanaccio…
PS: la borsa e il portapenne sono due modelli del libro Style Stitches di Amy Butler.
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I couldn’t say when it all started, maybe a bit 'at a time along with the Harry Potter readings, but now their season is at its peak and we are surrounded by owls. Sifting through the web we found these irresistible ones. They lived undisturbed in Illinois and did not even imagine to fly that far, and to end up splashed on a giant bag and a pencil case but, you know, life has surprises for everyone!
For us, the nicest surprise was to find Alicia, a nice new friend, who, informed about the urgency of finding a yardage that suited our needs, has recovered and sent the coveted fabric.
We were so concerned that our request could deplete US rapacious wildlife that we found a home grown example of "earthenware owl ", a very rare species living in Florence, which was sent (of course by air) in return.
Don’t worry dear Alicia, your owls are set so well that now they’re off to the sea along with my coquettes. We are eagerly waiting for news of our tuscan bird of prey……….
PS: Bag and the pencil case patterns come from the book Style Stitches by Amy Butler.

martedì 7 giugno 2011

Buttercup

ranuncolo-ranunculus_slideshow
Si chiama Buttercup Bag che vuol dire Borsa Ranuncolo. E proprio come il fiore è piccola, semplice, graziosa. Per farla serve un “fat quarter” di stoffa, cioè un quarto abbondante, sì direte voi – un quarto di che? - la metà di mezza yarda tagliata da una pezza di 44 pollici di altezza, come non lo sapevate? Le unità di misura “imperiali” non finiranno mai di stupirmi…
Allora con un rimasuglio di tessuto di 55 x 45 cm per l’esterno e poco meno per la fodera, seguendo le istruzioni che trovate qui, potrete cucire questa borsetta. Perfetta per la mia piccola peste, e forse anche per la sorella più gande. No, per me non basta. Mi serve più di un ranuncolo, non un Aro Titano... semplicemente una ninfea…
DSCN4131
Ranuncolo is the italian word for Buttercup. Just like the flower this bag is tiny and simple and asks for only one “fat quarter”  of fabric. Of course you know what a fat quarter is, but to me impeiral measurements are always so weird!
Free patten can be downloded here, and it will take you no more than a couple of hours to make it for your little girl or for yoursel if you like small bags. For me it isn’t enough, I need at least a waterlily not a buttercup size bag! 

venerdì 3 giugno 2011

Non-knitting days

style_stitches_cover
Although there’s no evidence on this blog, I guess I knitted too much. I can’t feel a great yarn appeal as I used to… so, should I lay down my needles and R.I.P.? Never!
I found new inspiration from Sara's site and this book and I took on a new challenge…  I was not so confident upon my sewing skills but the book supported me with a lot of useful informations and easy to follow step by step instructions. Do I have to say that I had fun reading through the sewing patterns, trying to figure out how all this lining stuff works, learning new words and so on?  Surely not!


Non ce n’è. Per la maglia intendo. non è il momento giusto, non ho l’ispirazione giusta, forse ho lavorato troppo… senza lasciare nemmeno tracce qui nel blog. Ma non riesco a mettere via i ferri senza avere nient’altro da fare. così mi sono fatta tentare dai lavori visti sul  blog di Sara e dai modelli di questo libro. Non sono molto esperta di cucito, ma come al solito i manuali americani sono precisissimi e non sembra difficile seguire le istruzioni dettagliate passo passo per realizzare queste bellissime borse. Ovviamente mi sono fatta coinvolgere da questo bel gioco ed ho imparato nuove parole e nuovi trucchetti!

05_REVERSIBLE1
 The first bag that I approached was the “Everyday reversible shopper”. As you can see from the picture it’s really huge… so I tried to adapt it and I made my personal version of the pattern.

Il primo esperimento riguarda questa shopper reversibile. La borsa è enorme… e così ne ho fatto una versione ridotta.










DSCN4105
Well it doesn’t look like the original at all…. I cut the pieces without following any rule, but I sticked to the construction carefully and I am very happy. I managed to make the lining and the pockets and it can be reversed even if I like more the bright exterior than the interior.

Non le assomiglia per niente! eppure giuro che la costruzione è corretta, ho seguito le istruzioni, ma ammetto di aver tagliato la stoffa “a occhio”. Ho foderato tutta la parte interna riuscendo anche a fare le tasche, La borsa potrebbe anche essere reversibile, io però preferisco il lato colorato.








DSCN4106
Another reason to be satisfied is the fact I used old pieces of fabric I had been keeping for so long! The green-yellow-red fabric is part of an old coach covering, the green lining was one of my favourite dresses, one I was very fond of and used to wear when I was pregnant. Of course more new ideas are ahead, just take a look at these bags!

Altro motivo di soddisfazione è il tessuto. L’esterno viene dall’ultimo pezzo del rivestimento di un vecchio divano Ikea, l’interno è stato invece uno dei miei premaman preferiti. Mi piace pensare alla nuova forma che queste vecchie cose hanno assunto e neanche a dirlo mi sono venute molte altre idee! Date un’occhiata qui.

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