sono la mamma di un'alunna di terza media. Scrivo per esprimerle lo stupore ed il disappunto provati oggi nell'apprendere che in classe non si è osservato il raccoglimento per il lutto nazionale dichiarato a seguito dell'attentato in Afghanistan.
Non è per il rispetto di una consuetudine, non mi importa di condividere o rigettare una strategia politica, non voglio dividere il torto e la ragione, affermo soltanto la mia convinzione che i ragazzi di terza media debbano cominciare a guardare con più attenzione a questi avvenimenti.
Le tragedie del mondo scivolano nel nostro quotidiano come spettacoli e spesso anche noi adulti rischiamo l'assefuazione.
Credo che fermarsi un minuto per provare a spiegare, per suscitare interrogativi, per riflettere su una realtà così distante da sembrare una fiction, ma oggi drammaticamente presente nella vita delle famiglie colpite e nell'intera società italiana, sia un dovere a cui genitori e insegnanti non possono sottrarsi.
Condivido assolutamente
RispondiEliminala Gelmini ha preso provvedimenti condivido al 100% la tua lettera
RispondiEliminaMR
ps: ci vediamo a manulmente
Non condivido per nulla. Sono soldati di mestiere e, come tali, dei lavoratori. Ogni giorno si dovrebbe fare 1 minuto di silenzio per le morti bianche e 1 non basterebbe.
RispondiEliminaCredo che la civilta' venga insegnata a scuola, me lo auguro, con altri strumenti che non il minuto ipocrita che si dedica ai morti.
Mi scappava di replicare...ma farò un minuto di silenzio!
RispondiEliminaForse converrebbe che si ritornasse a scuola anche da grandi,per imparare di nuovo cosa significa leggere un testo.Io,a scuola,ho imparato che quando si legge un testo e non lo si capisce una prima volta,va riletto una seconda e se non lo si è compreso ancora,si fa uno schema per comprendere a fondo il suo significato.Il mio consiglio è quindi di provare a leggerlo ancora...
RispondiEliminaby Sonohra's Sister...
ma chi e' questa qui?
RispondiEliminastiamo zitte e' meglio...
Mr