giovedì 8 marzo 2007

Sock yarn o Sockenwolle.... cos'è?






Per una "magliaia italiana" come me è stata una vera sorpresa scoprire che la calza ai ferri esiste ancora ed è un vero e proprio must specie nei paesi anglofoni e in Germania.
Per noi gente mediterranea il solo pensiero di indossare un calzino di pura lana provoca un irritante prurito,ormai viviamo in ambienti iper riscaldati e credo che solo nelle baite montane un simile indumento avrebbe una reale utilità.
Provate a dare un'occhiata qui dove ho trovato una bella lana che non mi è servita per le calze, ma per lavorare il maglioncino mostrato prima, che ho chiamato "Spring-Sprout", e questo qui detto "Senza-senso".
La ditta tedesca produce un filato lavabile (75% lana e 25% polyamide) che ha la particolarità di produrre una fantasia rigata grazie al particolare processo di tintura (self-striping o self patterning yarn!).
Successivamente ho trovato filati con la stessa caratteristica prodotti anche in Italia, ma più grossi e non certo finalizzati alle calzette.


For me "italian knitter", sock yarn was a real surprise. I had no idea knitted socks were so popular abroad. Maybe it's our weather, too warm, or high house heating, but I feel hitching only thinking about wearing a pair.
So I bought sock yarn because it's so appealing and colored, but then I used it for something different...

2 commenti:

  1. Ah, in quanto maglista italiana sono partita dai calzini, e da due anni vivo felice tutto l'inverso con i calzini di lana infilati ai piedi.

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